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Qualcosa su di me...

eccoci qui, se stai leggendo questa pagina probabilmente sei davvero interessato al mio romanzo, oppure il mio fascino ti ha ammaliato, o cosa più probabile sei mia madre. Ma bando alle ciance, mi presento!

 

Mi chiamo Simone Pinna, ho 26 anni e sono l'autore di Substantia. Ma questo lo sai già, ciò che non sai è che sono nato a Roma in una zona che non gode di una grande fama e che purtroppo è sempre stata sottovalutata. Tor bella monaca. Ho frequentato l'asilo, le elementari e anche le medie ai margini di quella zona...poi alle superiori mi sono spostato di qualche metro e ho intrapreso il duro percoro del liceo scientifico. Subito dopo il diploma ho deciso di mettermi a lavorare e dopo alcuni saltuari lavoretti ora sono in pianta stabile presso un noto fast food. "Ma cosa diavolo centra tutto questo col romanzo? come ci sei arrivato a scrivere Substantia?" me l'hanno chiesto davvero in molti, e ho sempre risposto che devo tutto a chi nella mia vita ha stimolato la mia fantasia. Fin da piccolo i miei mi leggevano storie, mi davano carta colla e colori e lasciavano che il bambino sfogasse la sua fantasia, creando ciò che gli passava per la testa. La stessa cosa seppur in modo diverso me la lasciarono fare i miei maestri alle elementari e alle medie, poi alle superiori vuoi la passione per l'arte, vuoi l'oniricità della divina commedia, vuoi gli ormoni impazziti di un sedicenne, ho iniziato a scrivere. Prima erano solo poche parole o numeri (vedi D&D) poi sono iniziati i primi pensieri, le poesie in prosa,e le piccole storie. Non mi sono più fermato. Di tanto in tanto prendevo in mano la penna e buttavo giù qualcosa, non sempre soddisfacente è vero, ma pregna di ciò che provavo. Infine una mattina mi sono svegliato con questo strano sogno che mi rimbalzava in testa, ho provato a metterlo su carta e la mia mente ha liberato tutt'insieme migliaia di parole rafferme. Ora sono qui per metterci la faccia,pronto a prendere schiaffi da chi ne sa più di me. Ma so cosa ho creato e so che vale la pena impegnarsi, alla fin fine il bello dell'intraprendenza sta nell'ignorare la paura di fallire. no?

 

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